Come si legge nella recente “Strategia Italiana per l’Educazione alla Cittadinanza Globale”, la principale cornice di riferimento per l’Educazione alla Cittadinanza Globale-ECG è data dalle linee dettate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, in particolare dall’UNESCO che con il “Global Citizenship Education Manual” pone l’attenzione sull’ECG quale area di lavoro strategica. In Europa, inoltre, i Paesi Membri del Consiglio d’Europa hanno adottato nel 2010 la “Carta sull’Educazione alla Cittadinanza Democratica e ai Diritti Umani”, dove vengono delineate le linee guida per l’educazione alla globalità. Ulteriori riferimenti sono il “Quadro delle competenze chiave per l'apprendimento permanente” definito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'UE, le “Indicazioni nazionali della Scuola dell'Infanzia e del primo ciclo d'istruzione”, le “Linee guida dei piani di studio della Provincia di Trento” che, in coerenza con la normativa provinciale, prevedono di “educare ai principi della vita, della legalità, della cittadinanza responsabile, della pace, della solidarietà e della cooperazione anche internazionale, rafforzando nei giovani la dimensione globale della loro cittadinanza” (L.P. 10 del 10/06/2016, modificazioni della L.P. 5/2006 art. 2).

"Fin dall'inizio dei suoi lavori, la Commissione ha compreso che per far fronte alle sfide del prossimo secolo è necessario cambiare gli obiettivi dell'educazione e le attese che si nutrono nei suoi confronti" (p. 80). "La coesione di ogni società umana trova espressione in attività e obiettivi comuni [...] In tutto il mondo, uno degli obiettivi dell'educazione, nelle sue molteplici forme, è di creare legami sociali tra individui sulla base di punti comuni di riferimento. I mezzi usati sono diversi, come lo sono le culture e le circostanze, ma in ogni caso il fine centrale dell'educazione è la realizzazione dell'individuo come essere sociale" (p. 45); "il sistema educativo ha quindi il compito esplicito ed implicito di preparare ciascun individuo a questo ruolo sociale" (p. 53). (Rapporto Delors)