Curricolo e competenze di cittadinanza

Uno degli obiettivi da perseguire nell’immediato futuro è quello di includere l'ECG nel curricolo disciplinare, rileggendo i curricoli con la lente della contemporaneità. Programmare un curricolo di educazione alla cittadinanza globale non significa, infatti, incorporare una nuova disciplina specifica nel piano di studi esistente o crearne uno nuovo. L'educazione alla globalità non può essere limitata ad una sola disciplina, né alla volontà isolata di un solo educatore. L'Educazione alla Cittadinanza Globale è essenzialmente un approccio, una prospettiva multidisciplinare che promuove l'inclusione di questioni globali in qualsiasi programma educativo e permette di trattare tali questioni attraverso qualsiasi materia.

Un curricolo può dirsi di educazione globale quando: alimenta la comprensione delle dinamiche globali e sviluppa un senso di responsabilità rispetto alle conseguenze di tali dinamiche; la teoria è chiaramente connessa alla prassi, apre prospettive agli studenti per agire come cittadini globali responsabili promuovendo pensiero critico e competenze di cittadinanza attiva; le varie discipline offrono un ampio spettro di opportunità di apprendimento in una dimensione futura, includendo un'indagine su questioni correlate alla costruzione di una società mondiale più sicura, giusta, pacifica e sostenibile.

Fondamentale è l'assunzione e la condivisione di pratiche educative finalizzate a riflettere sul come piuttosto che su cosa insegnare: la metodologia per un'educazione alla cittadinanza mondiale richiede uno spostamento dalla trasmissione delle conoscenze alla consapevolezza dell'azione. 

Un buon pratico, cioè un pratico competente, è colui che alla routine preferisce l'agire pensato e per questo si qualifica come un buon ricercatore, nel senso che si fa ricercatore sul campo di una teoria dell'agire educativo che sappia costruire un valido orizzonte di senso. (Luigina Mortari)